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Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 ? Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 ? Charlestown, 23 agosto 1927) sono stati due attivisti e anarchici italiani, vennero uccisi ingiustamente sulla sedia elettrica per un reato che non avevano commesso. Nelle "Lettere ai familiari" Bartolomeo Vanzetti esprime tutta la lucida consapevolezza della sorte ingiusta che lo attendeva. ≪ Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla pi? bassa e disgraziata creatura della Terra ー non augurerei a nessuna di queste ci? che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione ? che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perch? sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perch? ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano
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se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto gi?. ≫ (dal discorso di Vanzetti del 9 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts) ≪ Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. ≫ (Il proclama del 23 agosto 1977, con il quale l'allora governatore del Massachusetts Michael Dukakis assolveva i due anarchici italiani dal crimine a loro attribuito, esattamente 50 anni dopo la loro esecuzione sulla sedia elettrica)画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。※ご購入は、楽天kobo商品ページからお願いします。
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