Il braccio della poesia Il sostegno e l'abbandono - AQA1! オンラインショッピング

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Bench? adiacenti e cooperanti nell'anatomia umana, la mano e il braccio sono non raramente pensati e sentiti come divergenti, se non confliggenti, dalla letteratura. E, prima della letteratura, dal linguaggio stesso. Proprio le lingue che li nominano con una sola parola, rendono sensibile l'abisso che li separa, che pu? separarli, e che quella parola cerca di colmare, o di coprire. Intorno a questa semplice scoperta (le vere scoperte sono sempre semplici) gira il presente saggio. Esso ha radice in un momento particolare della mia storia personale: per dire addio ai miei studenti, non ho voluto sventolare la mano, ma ho voluto ricordare loro il potere del braccio della poesia, che sostiene e abbandona, forse nello stesso momento. Questo libro ? perci?, anche, quello che ? stato: una lezione. Il braccio della poesia non pu? essere visto concretamente se non come braccio nella poesia. Di qui gli esempi e le analisi. Il lettore noter? un infittirsi di "braccia" molto significative nel periodo che va dal 1850 al 1950. C'? un perch?, una ragione. Mentre la civilt? occidentale veniva sempre pi? stretta nelle maglie delle formazioni reattive, la poesia ha mantenuto una zona libera da esse, contraria ad esse, rappresentabile nel braccio, che allora ? un po' come l'inconscio della fraterna e reattiva mano.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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