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Il Pedante definisce con sufficiente compiutezza la fisionomia del B. come autore drammatico. Divisa in cinque atti e preceduta da un prologo che ? un monologo vivace, ma fin troppo carico di allusioni oscenamente plebee, la commedia svolge un tema che non ha, come la maggior parte delle commedie cinquecentesche, precedenti in modelli latini. L'anziano pedante Prudenzio ama la fanciulla Livia, sorella di un suo scolaro che gli fa da tramite per evitare le punizioni corporali di cui ? largo il maestro. Livia ? anche desiderata dal giovane Curzio, il quale ? venuto a Roma abbandonando la moglie Fulvia, sposata controvoglia per ubbidire al suo signore. Questa per? lo raggiunge e con un accorgimento boccaccesco, sostituendosi a Livia in un convegno notturno, ottiene l'amore del marito e si riappacifica, mentre il pedante pu? cos? sposare Livia. Se si eccettua lo stratagemma di Fulvia, la trama non ha un reale svolgimento; l'autore anzi si mostra tanto poco interessato all'intreccio da capovolgere le convenzioni teatrali tipiche delle trame amorose (e il loro implicito moralismo), che impedirebbero di far sposare un dileggiato e vecchio pedante con una fanciulla. L'animazione scenica della commedia, tuttavia vivissima, appare piuttosto generata da un intento di divertimento letterario che prende corpo nella figura del pedante qui satiricamente definito con tutte le sue manie (sentenziosit? moraleggiante da repertorio in contrasto con i suoi turpi vizi pi? o meno nascosti, erudizione vana e d'accatto boriosamente esibita) e con una ricchezza di particolari inerenti alla sua professione (qualifica di maestro stipendiato dalla Curia; usanze di scuola; figura del Ripetitore, altro pedante in subordine), che non ha riscontro nella produzione comica cinquecentesca, dove il tipo, che il B. ha il merito di aver elaborato per la prima volta con tutti i suoi caratteri, appare poi di frequente.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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