L'infinita leggerezza dei quanti

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L'infinita leggerezza dei quanti

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484 円 (税抜き)

Fantascienza - romanzo breve (74 pagine) - Un viaggio di andata e ritorno nell’Utopia Alzi la mano chi pensa che il nostro sia il migliore dei mondi possibili. Di certo non lo pensa Joseph Lovato, costretto dalla paranoica Giunta militare al governo a diventare soggetto di un esperimento dall’esito incerto: per provare l’utilit? pratica delle ipotesi sulle particelle elementari, verr? “trasferito” istantaneamente come un oggetto quantistico tra due punti distanti. Qualcosa non funziona secondo le previsioni, Lovato si ritrova in una realt? parallela, agli antipodi rispetto al presente distopico da cui proviene. La societ? cui appartengono Mary, Peter e gli altri scienziati che entrano in contatto con lui, ? una specie di anarchia democratica, decentrata in America settentrionale, decisamente orientata alla scienza, con un impatto antropico sostenibile per l’ambiente. Nella migliore tradizione della fantascienza sociologica, Carducci e Fambrini raccontano una societ? utopica che ha vinto contro il nemico peggiore: la natura umana. Tuttavia, l’utopia ? circondata avversari agguerriti che preparano un’invasione, e Lovato sar? chiamato a contribuire, con la sua preparazione scientifica, a debellare la minaccia. Alessandro Fambrini, nato a Seravezza (Lucca) nel 1960, lavora presso l’Universit? di Trento. Si occupa di letteratura tedesca di Ottocento e Novecento; in particolare dei rapporti tra avanguardia e tradizione nel fin de si?cle come lente d’ingrandimento per una definizione e una migliore comprensione della modernit?. Ha pubblicato lavori tra gli altri su Kurd La?witz (Apoikis, ovvero I sogni della scienza sono un mondo senza scienziati, 1999), Egon Friedell (Egon Friedell precursore dello Steampunk?, 2002), Franz Kafka (Tentativi di evasione. Kafka e Houdini, 2003). Al fantastico e alla fantascienza ha dedicato e dedica un impegno non secondario come autore (racconti e romanzi su numerose pubblicazioni del settore, tra le quali Urania e Robot) e come critico (numerosi i suoi articoli e saggi pubblicati su Futuro Europa, Robot, Nova sf* e Anarres, che ha fondato insieme a Salvatore Proietti nel 2012). Stefano Carducci ? nato a Mestre nel 1955. Informatico di professione, critico e traduttore, ha pubblicato novelle e racconti. Insieme ad Alessandro Fambrini ha pubblicato il romanzo Ascensore per l’Ignoto con Mondadori. Fra i principali autori tradotti, Sturgeon, Vonnegut, Priest, Moorcock, Shepard, K.S. Robinson, Aldiss, Watson, Bishop. L’ultimo saggio ? stato pubblicato sul n. 2 della rivista Anarres della Delos Books.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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