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Nella societ? della conoscenza l'istruzione viene oggi pensata e praticata come bene comune e diviene oggetto di preoccupazione e cura del sistema scolastico, ma anche dei molteplici soggetti territoriali, produttivi e culturali, tramite azioni condivise e sinergiche.In base al contesto di riferimento la scuola dell'autonomia, non pi? chiusa in se stessa in programmi definiti, rigidi, strutturati, bens? sempre pi? aperta e sensibile ai bisogni cognitivi e culturali, individuali e sociali di ogni persona che vive nel 'globale' e nel 'locale', valida la propria proposta educativa basata sull'acquisizione di competenze per la vita. Le istituzioni scolastiche rivestono importanza strategica per l'educazione del cittadino e per lo sviluppo del territorio; ne va pertanto esaltata la mission di pratica della partecipazione e della costruzione di reti di attori sociali, per il benessere e il successo di ognuno. La scuola viene concepita come servizio, uscendo dall'isolamento e collaborando con le istituzioni, le agenzie culturali, le famiglie; orienta la propria progettualit? attraverso l'elaborazione di proposte educative che si modellino alle esigenze della popolazione e alle competenze necessarie per il progresso di un'area geografica; assume insomma un nuovo ruolo che dialoga, si confronta, riflette all'interno di un sistema di governance locale, di servizi erogati sul territorio, mettendo l'istruzione e la formazione alla base della sua crescita.Porre la cultura al centro della comunit? e sottolineare il suo essere un diritto si lega ai concetti di bene comune, interesse pubblico, uguaglianza, inclusione e pari dignit? sociale. L'ambiente, il paesaggio, i beni culturali rappresentano un insieme unitario che va a coincidere con il territorio, costituendo un tutt'uno con la cultura, l'arte, la ricerca.Le molteplici necessit? che affiorano in riferimento a ci? possono servirsi di uno strumento eccezionalmente adatto a favorire le nuove metodologie didattiche: il patrimonio culturale. Esso risulta capace di motivare gli studenti, portandoli a prendere coscienza delle problematiche del luogo in cui vivono, a interagire con gli esperti che vi operano, a essere parte attiva nella conservazione della memoria e della rivitalizzazione del tessuto urbano e collettivo, a diventare protagonisti della tutela e della valorizzazione. Permette inoltre di superare i tradizionali confini delle discipline scolastiche e di utilizzare metodologie innovative e partecipative, portando all'adozione di un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilit? nel rapporto uomo-natura, sulla cittadinanza attiva e responsabile, sulla memoria della storia come fondamento del futuro, sul confronto e il rispetto delle diverse identit? culturali.Questo lavoro volge a dimostrare tale assunto e come i beni culturali possano costituire elementi intorno ai quali ricostruire il senso d'identit? di una popolazione. Nel caso particolare si riporta l'esperienza della citt? dell'Aquila, sconvolta dal sisma del 2009, per riflettere, a dodici anni di distanza, su come in una zona devastata, nel momento di pi? profonda crisi e incertezza, in cui erano andati perduti tutti i riferimenti sociali e civici, la scuola abbia rappresentato forse il primo e unico punto fermo per i ragazzi e per la popolazione intera. Attraverso riflessioni ed esempi di buone prassi, il testo ? utile per arricchire l'offerta formativa e suggerire nuovi percorsi di educazione civica.Si confronta, infatti, con le tematiche, attualissime, legate alla qualit? della vita e alla sostenibilit? ambientale, al sentirsi parte di una collettivit? e all'agire in maniera consapevole; favorisce, inoltre, l'iterazione fra scuola ed enti, amministrazioni, associazioni, secondo una logica innovativa che affida a tali produttivi rapporti il ruolo di volano di crescita di un intero habitat umano.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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