Wealth inequality and the pristine Hawaiian State: a political economy approach Published in Origini n. XXXVIII/2015-2. Rivista annuale del Dipartimento di Scienze dell’Antichit? ? “Sapienza” Universit? di Roma | Preistoria e p

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Wealth inequality and the pristine Hawaiian State: a political economy approach Published in Origini n. XXXVIII/2015-2. Rivista annuale del Dipartimento di Scienze dell’Antichit? ? “Sapienza” Universit? di Roma | Preistoria e p

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950 円 (税抜き)

Archaeology provides a unique long-term perspective on the emergence of inequality, suggesting that social complexity can be organized based on alternative economic structures. To understand inequality, requires an analysis of the political economy and its diverse currencies used to create power differentials. Importantly, conspicuous consumption of wealth items, so evident in modern capitalism, is not generally a good measure of inequality in complex societies, especially in cases where the primary source of power is based on the mobilization of staples (not commodities). As illustrated by the Hawaiian case, the engineering of the landscapes for irrigation systems, fishponds and the like created a system of property over highly productive lands. By exercising ownership rights, elites controlled commoner labor and staple flows to finance ruling institutions. With this perspective, ownership of land as materialized in the built landscape best measures the nature of inequality in such staple-financed chiefdoms and states. This helps resolve the apparent contradiction seen by archaeologist, whereby societies able to organize social labor in construction often have little evidence of wealth inequality in burial inventories or household assemblages. | L’archeologia fornisce una prospettiva unica, a lungo termine sull’emergenza dell’ineguaglianza e suggerisce che la complessit? sociale pu? essere organizzata in base a strutture economiche alternative. Per comprendere l’ineguaglianza, ? necessaria un’analisi dell’economia politica e delle sue differenti valute, utilizzate per creare differenziali di potere. Significativamente, un consumo cospicuo di beni, cos? evidente nel capitalismo moderno, non ? generalmente un buon metodo di misurazione dell’ineguaglianza nelle societ? complesse, soprattutto in quei casi in cui il principale fondamento del potere ? la mobilitazione dell’economia primaria (non di merci). Come illustrato dal caso Hawaiiano, l’ingegneria del paesaggio per i sistemi irrigui, per pozze per la pesca e strutture simili, cre? un sistema di propriet? delle terre maggiormente produttive. Attraverso l’esercizio del diritto di propriet?, le elite controllavano lavoro e flussi di beni primari per finanziare le istituzioni dominanti. In questa prospettiva, la propriet? della terra materializzata nel paesaggio costruito rappresenta il modo migliore per misurare la natura dell’ineguaglianza in tali stati e chiefdom basati sull’economia primaria. Questo aiuta a risolvere l’apparente contraddizione evidenzata dagli archeologi, nei casi in cui societ? capaci di organizzare lavoro sociale finalizzato all’edificazione mostrano spesso poche evidenze di ineguaglianze economiche nei contesti funerari o domestici.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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