Economia dei sentimenti Scritti sulla morale e sulla ricchezza - AQA1! オンラインショッピング

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≪Non ? dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dalla cura che essi hanno per il proprio interesse. Non ci rivolgiamo alla loro umanit? ma al loro amor di s?, e a loro non parliamo mai delle nostre necessit? ma dei loro vantaggi≫. ? possibile una societ? armoniosa basata sulla libert? individuale, i cui appartenenti non siano gi? tutti saggi? Quale potrebbe essere l’origine di questa armonia? Ecco il nocciolo della questione che affront? Adam Smith con le sue due opere, La ricchezza delle nazioni e la Teoria dei sentimenti morali, sopravvissute alla mummificazione degli storici grazie al dibattito che seppero suscitare. Oggi, per?, il suo pensiero ? ostaggio di un’ideologia che oblitera le sue domande e trasforma le sue battute in sentenze. Sottrarlo a letture avventate o volutamente parziali significa riprendere in mano i suoi testi, tanto citati quanto poco letti. Egli ? noto per aver focalizzato l’attenzione sulla produttivit? del lavoro, piuttosto che sull’oro o sulla produttivit? della terra, mediante l’astrazione del lavoro in quantit? di tempo, sulla quale Marx avrebbe costruito la sua teoria dello sfruttamento eclissando la questione della morale individuale. Attenzione poco gradita ai neoliberali, che si sono assunti l’onere di condurre Smith nel Terzo millennio, preferendo rappresentarlo come colui che ha mostrato la possibilit? di un ordine sociale meccanicistico, basato sull’isolamento egoistico, e quindi di uno svincolamento dell’economia dalla morale. Ma ? possibile leggere Smith attraverso Marx o fermarsi alla sua lettura? Siamo inoltre sicuri che Smith parlasse di individui egoisti? La Teoria dei sentimenti morali e La ricchezza delle nazioni sono realmente in contraddizione come si ? lungamente sostenuto? Nel caso contrario, cosa potrebbe davvero significare? Il rapporto tra economia e morale non ? chiuso, ma ? fruttuosamente problematico: la possibilit? di un accordo tra uomini nel pensiero di Smith ruota intorno a un equilibrio interiore, che ciascuno pu? guadagnare nel commercio dei sentimenti quotidiani e che costituisce il perno ? anzi, i perni, per quanti sono gli uomini ? di un equilibrio economico. C’? forse uno Smith tutto ancora da scoprire? C’? forse un abisso tra il liberalismo smithiano e la sua versione ipermoderna? L’ultima parola non spetta n? a Marx n? ai neoliberali, ma all’attento e libero lettore, che potr? giudicare cosa sia propriamente in gioco nel pensiero di Smith.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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