L’immaginazione ci permette, a volte, d’intuire o di scoprire l’ordine nascosto di una lingua universale che la natura stessa modella e articola attorno a noi. ? una lingua soggetta al molteplice e al mutevole, nonch? intrisa di miti e simboli, tra i dati della morfologia del territorio, della storia e della cultura. Nella mobilit? del nostro sguardo e del nostro sentire osserviamo le cose svolgersi attraverso sequenze di segni e rappresentazioni che ci accompagnano e ci corrispondono. Proviamo allora la sensazione di vivere un’esperienza ricca di figure, forme, metafore. Possiamo anzi dire di essere coinvolti, piacevolmente coinvolti in questa estasi della percezione. Cos? accade quando un angolo di paesaggio, prima non valorizzato ai nostri occhi, conquista il nostro sguardo e ci porta a pensare di essere, noi stessi, osservati da ci? che stavamo contemplando. Scopriamo di partecipare a una trasformazione: gli alberi, la collina, la valle, le montagne, i campi, tutto ci? che compone il paesaggio alla mia vista si ? fatto pi? vicino per una specie di fusione, di atto d’amore, d’incanto. Io mi vedo e sono ovunque. La lontananza ? sparita in una vicinanza. La percezione, grazie a un d?mone del silenzio, non ? mutata in una descrizione, ma in un’illuminazione.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。 ※ご購入は、楽天kobo商品ページからお願いします。 ※切り替わらない場合は、こちら をクリックして下さい。 ※このページからは注文できません。
