≪Lettere a Camondo ti immerge in un’altra epoca. Edmund de Waal crea un ritratto composito di che cosa significhi dedicare la propria vita alla grazia.≫ Financial Times ≪Sottile, pieno di sfumature, ti riappacifica con l’esistenza. Una lettura densa e gratificante. ≫ The Times ≪Illuminante... pieno di illustrazioni bellissime... Una guida saggia per persone e cose che si sono perse e poi ritrovate… Un incredibile tributo a una famiglia e a un'idea. ≫ The Guardian ≪Un libro meraviglioso, elegante, tenero, amorevole, riconoscente, inquietante, un promemoria della fragilit? e insieme della capacit? di resilienza della civilt?. ≫ The Scotsman Conosciuti come ≪i Rothschild dell’Est≫, i Camondo, ebrei di origine italiana ma provenienti da Istanbul, abitavano a Parigi in rue de Monceau, a pochi portoni di distanza dagli Ephrussi, la famiglia di Edmund de Waal, indimenticabile protagonista di Un’eredit? di avorio e ambra. Come gli Ephrussi, anche i Camondo erano esponenti dell’alta societ? della Belle ?poque parigina che da stimati collezionisti e filantropi divennero bersagli dell'antisemitismo. Grande amante della bellezza artistica, Mo?se de Camondo volle creare la pi? grande collezione d’arte francese del Settecento con l’intento di lasciarla al figlio Nissim. Ma Nissim perder? la vita giovanissimo durante la Prima guerra mondiale, e Mo?se destiner? alla sua stessa morte, nel 1935, sia la casa sia la collezione allo Stato francese. Da allora, il Mus?e Nissim de Camondo ? rimasto Inalterato. Nel 2018 Edmund de Waal, che all’attivit? di ceramista e scrittore accosta da anni quella di curatore di mostre e installazioni, viene invitato dal museo a lavorare sugli archivi della famiglia ? primo artista contemporaneo a ricevere tale privilegio. De Waal sente subito una perfetta sintonia e affinit? con la sensibilit? di Mo?se, e gli scrive cinquantotto lettere che offrono spunti di riflessioni personali sul valore della memoria e della famiglia, sulla malinconia, sulle nature morte, sul passare del tempo. In queste sue lettere, de Waal ci consegna una meditazione su che cosa significhi ricostruire una storia familiare, su quali siano gli oggetti, quali i pezzi di un innumerevole archivio che scegliamo di volta in volta per lasciare memoria di noi. Lettere a Camondo ? dunque il libro di un artista interessato e sensibile alla materialit? delle cose, ma anche di uno scrittore discreto, quasi defilato dalla narrazione, che lascia che a parlarci siano le persone che non ci sono pi? e i loro oggetti, riportati in vita nella forma pi? intima di scrittura, quella epistolare.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。 ※ご購入は、楽天kobo商品ページからお願いします。 ※切り替わらない場合は、こちら をクリックして下さい。 ※このページからは注文できません。
