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Composta sotto la protezione di Margherita di Valois e considerata come il pi? filosofico tra i Saggi, l’Apologia di Raymond Sebond costituisce un’ampia indagine sulle conseguenze legate alla presunzione umana di conoscere le cose per come sono in se stesse e giungere a una verit? fissa e stabile. Attraverso una celebrazione del pirronismo e prendendo come pretesto la Theologia naturalis, sive liber creaturarum di Sebond, Montaigne ci presenta una raffinata riflessione sulla vanit? del sapere umano e discute le ragioni dell’ingiustificata subordinazione della razionalit? delle bestie a quella dell’uomo. Le conseguenze di questa presunzione, lungi dall’essere criticate in nome di una speculare ignoranza, rappresentano la cifra della multiformit? e della complessit? della nostra esistenza, oltre che delle smisurate ambizioni della ragione umana. Cos?, se ? vero che la presunzione di sapere ? ≪la peste dell’uomo≫, ? altrettanto vero che ? la vanit? della ragione ad aprire lo spazio per l’indagine e l’esperimento. La ricerca del senso, che esprime un movimento continuo e non riconosce una verit? stabile, passa per un’interpretazione critica delle grandi questioni che hanno animato la riflessione filosofica e si incrocia con i temi che costellano le domande sul senso del nostro esistere: come pu? il sapere aiutarmi a dare senso ai problemi concreti della mia vita? A cosa serve la filosofia? In che cosa la razionalit? umana diverge da un’istintualit? puramente animale? L’Apologia di Raymond Sebond rappresenta il settimo e ultimo volume dei Saggi di Montaigne, dopo Coltiva l’imperfezione, La fame di Venere, Sopravvivi all’amore, Scopri il mondo, Costruisci te stesso e Filosofia come arte di vivere. Con il suo consueto stile brillante e i suoi molteplici riferimenti alla tradizione classica, Montaigne ci porta nuovamente a esplorare i limiti della nostra capacit? di interagire con il mondo e nel mondo, con l’obiettivo di stimolarci a concepire alternative sostenibili per dare nuove forme alla nostra vita. Sembra che la presunzione sia l’unico dono che la natura ci ha fatto per consolarci del nostro stato miserabile e meschino. Epitteto dice che l’uomo non ha nulla di veramente suo se non l’uso delle proprie opinioni. Non disponiamo che di vento e fumo. La filosofia dice che gli d?i hanno la salute per essenza e la malattia per conoscenza. Al contrario l’uomo possiede i suoi beni per fantasia e i mali per essenza. ? stato giusto valorizzare le forze della nostra immaginazione. I nostri beni, infatti, non sono che sogno.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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