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Essere fragili ? una riflessione filosofica e letteraria sulla vulnerabilit? della nostra esistenza e sui modi in cui attraverso di essa possiamo crescere come individui e come societ?. Quando accettiamo che il nostro corpo ? minato di ferite, cicatrici e dolore; quando consideriamo la condizione umana come precaria e transitoria, siamo di fronte a un bivio. Possiamo rifugiarci in un'idea di mondo in cui tutto ? ordinato, privo di problemi, e appellarci a questo principio per dare un senso alla nostra vita, orientarla e dirigerla negando la possibilit? e la potenza dell'imperfezione. Oppure possiamo affrontare con una critica radicale questo tipo di pensiero, per ritrovarci come corpi s? fragili, ma uniti. Ecco quindi che per Joan-Carles M?lich la via non ? la metafisica ma l'etica. Non nella forma di un insieme di regole da seguire, ma intesa come il perseguimento dell'empatia, del perdono, della compassione, dunque della cura di s? e dell'altro. In un saggio che prende spunto dalle opere di Virginia Woolf, Hannah Arendt, Rainer Maria Rilke, Emmanuel L?vinas e da Moby Dick, M?lich prova a rispondere a un quesito: come possiamo farci carico della nostra fragilit?? La risposta sta nel contatto ? ossia nella ≪carezza≫ ? tra corpi diversi; perch? riconoscendoci vulnerabili insieme sapremo darci conforto gli uni con gli altri, fronteggiando paura e sofferenza grazie alla loro condivisione.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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