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Dagli anni Settanta il consenso occidentale in materia di politica economica si basa sul presupposto che qualsiasi area povera (una citt?, una regione o addirittura un intero paese) trover? un modo per progredire grazie alle forze di mercato. Se le economie locali non riescono a riprendersi e i cambiamenti del mercato hanno reso una localit? inadatta alle esigenze delle imprese, la forza lavoro pu? e deve trasferirsi in luoghi pi? prosperi. In ogni caso, non ? necessario alcun intervento esterno: in un modo o nell’altro, il problema si risolver? da solo. Ma non ? cos?. Utilizzando esempi di aree lasciate indietro, il famoso economista dello sviluppo Paul Collier dimostra come le economie occidentali centralizzate siano state le pi? inefficaci nell’alleviare la povert?, anche quando a livello nazionale un paese sembra essere in crescita. Il South Yorkshire, un tempo polo dell’industria siderurgica, ? oggi la contea pi? povera dell’Inghilterra. Dagli Stati Uniti al Giappone, dallo Zambia alla Colombia, le regioni e le nazioni in declino economico si ritrovano con poche possibilit? di recupero, ignorate dalle potenze che potrebbero venire in loro aiuto. In Poveri e abbandonati Collier esamina come questo approccio unico e indifferenziato alla politica economica abbia devastato intere aree e nazioni di tutto il mondo, rendendo la societ? molto pi? diseguale. Eppure, il suo messaggio ? pieno di speranza: con grande acume, infatti, e traendo lezioni da campi disparati quali la psicologia comportamentale, la biologia evolutiva e la filosofia morale, spiega come sia possibile adattarsi alle esigenze delle singole economie per costruire un futuro globale pi? luminoso e inclusivo.画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。
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